TRENTADUE.

Fessacchiotto WordPress 32

Buon anno.

Sono molto orgoglioso del fatto che siate qui a leggermi, proprio stanotte.
Permettetemi di ricordarvi che i botti di fine d’anno sono un’abitudine incivile, che molti di noi non ne sono ancora coscienti.
Stanotte, mentre festeggiavate, qualcuno ha perso due dita, o una mano, o un occhio.
Qualcuno ha avuto paura, qualche anziano cardiopatico, qualche neonato, qualche persona Down. Non sottovalutate lo spavento: va rispettato.
Qualche animale è fuggito, forse è morto nel farlo, forse ha provocato un incidente automobilistico, scappando per strada pazzo di terrore.

Botti di Capodanno Blog — Sappiate leggere tra le righe.

Buon anno, ancora.

Vorrei lo fosse, desidererei più coscienza nelle piccole cose. Non sto a menarvela ulteriormente, ma pensateci. Non è questione di rumore; è questione di paura, di amputazioni, di morte.
Ecco, il prossimo anno, che poi è già questo, non comprate i botti.
E per dirlo agli altri non aspettate l’ultimo momento, che i botti si comprano all’inizio di Dicembre, mica il 30 e 31.
E le notizie di come è andata vengono sempre pubblicate il 2 Gennaio, a festa finita.

Buon anno, di nuovo.

È mezzanotte, pubblico ora il capitolo trentadue.
Come avevo promesso all’inizio di questo romanzo scoprirete perché Roberto Fessacchiotto sia ossessionato dal salvare i gatti.
Forse scoprirete altro.
“Unico, ma non l’unico”.
Alla fine, ognuno di noi è unico ma non l’unico.

Almeno credo.

Buona lettura e buon anno a voi, unici ma non “gli unici”.

Andrea Cascioli.

Il capitolo trentadue è qui:
https://andreacascioli.wordpress.com/archivio-capitoli-del-romanzo/capitolo-trentadue-racconta-di-amelie-dei-gatti-e-dellarte/