LA SCELTA, IL BICCHIERE E LA DIFFERENZA
Domenica, 10 Aprile 2016.
Faccio il punto della situazione su Camilla, Susy, Ciccio, Pedro, Delizia e altri.
Tiro le somme.
“Oh, beh, un altro post sui gatti”.
Invece, belli miei, è tutt’altro. Sono nel dubbio e devo scegliere.
Questa è una Domenica di scelte, devo decidere com’è il bicchiere.
I gatti sono una scusa dell’anima, frastornata e lacerata dal dubbio del bicchiere.
Non fidatevi dell’apparenza, questo è un post sui miei dubbi, non sugli animali.
Parlo di gatti come un esempio esplicativo, potrebbero essere cani, figli, azioni in Borsa, contratti di un venditore o goal di un calciatore.
Mi tocca scegliere il mio bicchiere.
Seguitemi nel ragionamento, presto capirete.
Cominciamo con Ciccio:

Ricordate Ciccio gatto Fiv positivo?
Cercavo una “Zia Marta” e l’ho pure trovata, l’ha adottato.
Non sembrava possibile, pareva una favola col lieto fine.
Ma oggi, a distanza di un mese, Ciccio ha una dermatite che non gli dà tregua, il veterinario dr. Marco Colaceci dice che con la Fiv è difficile curarla, che cortisone e Fiv sono abbastanza incompatibili, ci saranno delle difficoltà.
Insomma, da medico intuitivo e scrupoloso ha ripetuto il test Fiv e Felv: oggi purtroppo Ciccio risulta positivo anche alla Felv.
Prima non lo era? Certo che lo era. Ma a volte quei test forniscono un falso negativo (ma mai un falso positivo).
Insomma, ora sappiamo che Ciccio è positivo sia alla Fiv che alla Felv (la leucemia felina). È una notizia bruttissima.
Significa che il suo percorso è ancor più in salita.
Un duro colpo per “Zia Marta”.
Oggettivamente, anche per me e per chi ha aiutato Ciccio.
Ciccio però è felice, amato, coccolato e soprattutto curato.
Ora il resoconto per Susy:

Ricorderete che anche per lei avevo cercato e trovato una “Zia Marta”.
Al momento Susy sta benissimo.
Adottata, abita a casa di un’altra “Zia Marta”, prende l’interferone e pare vivere molto serenamente.
Il post-operatorio dell’operazione (si trattava di piometra) è andato bene, l’inserimento nella nuova casa non ha dato problemi, il gonfiore addominale è diminuito, gli occhi non lacrimano più, il sistema immunitario è in equilibrio.
Vive felice con la sua nuova famiglia da due mesi e mezzo.
Al momento la Fiv non sembra darle problemi o creare patologie.
Veniamo a Camilla:

I suoi occhi migliorano. uno rimarrà cieco (ma non andrà enucleato, ovvero tolto).
L’altro ora vede, ha poco campo visivo ma spero si possa portarla ad avere un campo totale.
Il denaro raccolto dal Progetto Stevie Stivaletti è stato di circa 2.200 euro (la cifra esatta la sapremo dopo questo weekend).
Camilla quindi farà l’ecografia oculare Lunedì pomeriggio 11 Aprile insieme alle analisi per escludere il Coronavirus, l’Emobartonellosi e la Toxoplasmosi.
Sarà operata al palato Mercoledì 13 Aprile dal chirurgo dr. Amore.
I primi tempi verrà nutrita attraverso un sondino, ricoverata in clinica per almeno due o tre giorni.
Non avrà più paura di mangiare, non si sentirà mai più soffocare quando beve.
Camilla guarirà, appena rimessa in sesto cercherò per lei la migliore adozione.
Ed ora è la volta di Pedro:

Pedro è Fiv+. Assomiglia a Stevie e guardarlo mi fa male.
Vive in una tavernetta senza luce del sole da un anno e mezzo.
Ho provato a dargli visibilità, a trovare una “Zia Marta”, ma finora non sono riuscito a ottenere alcun risultato.
Nessuno finora ha voluto adottare Pedro.
Per ora ha vinto l’indifferenza.
Non sono riuscito ad aiutarlo, al momento il caso di Pedro per me è una sconfitta.
I cento gatti di Fioranello:

La colonia per ora è nutrita e accudita, con i 3.800 euro raccolti a Novembre tutti sono stati catturati, sterilizzati, curati e una volta guariti sono stati rimessi in libertà, vivono nel consorzio sulla collinetta, i soldi basteranno per nutrirli ancora fino al termine di Maggio.
Questa primavera non è nato nessun cucciolo, se non fossimo intervenuti oggi sarebbero 300 e i cuccioli morirebbero come mosche per la gastroenterite, accecati dall’Herpesvirus come Maybe.
Invece da mesi non muore nessuno, i 100 gatti oggi sono circa 90, dieci li abbiamo dati in adozione (uno di loro è Maybe).
Purtroppo quel consorzio ha dato lo sfratto agli inquilini: molti di loro sono già andati via, entro due anni quel posto sarà deserto, verrà chiuso, non avremo più accesso e nessuno potrà più occuparsi di quei 90 gatti, ne’ curarli, ne’ sfamarli.
Ma per ora sono tutti salvi, curati, nutriti, liberi e felici.
E ora, per finire, Delizia:

Ho catturato personalmente Delizia dalla strada, il 6 Gennaio, viveva in una piazza a Passo Corese, tra le macchine che sfrecciavano.
Ora da tre mesi vive in stallo, però non posso nemmeno cercarle l’adozione: Delizia è rimasta sconvolta dai calci degli ubriachi del bar di quella piazza, non si fa avvicinare da nessun umano.
Da tre mesi vive terrorizzata sotto a un letto ed esce fuori solo quando è sola.
Impossibile proporre un’adozione, non la vorrebbe nessuno nonostante sia sana e bellissima.
Si rende necessario rimetterla in strada.
Il caso di Delizia è davvero una beffa.
Ecco, adesso vi parlo del bicchiere.
Oggi è Domenica 10 Aprile, io voglio decidere com’è il mio bicchiere:
Ciccio è salvo, ma oltre che Fiv + è anche Felv+.
La dermatite promette problemi.
Il bicchiere è mezzo vuoto?
Sembrerebbe di si. Ma non è detto.
Susy con la Fiv e con la piometra era praticamente alla fine della sua vita.
“Se torna in strada tra un giorno sarà morta” mi disse il chirurgo.
Oggi sembra stare benissimo, adottata e felice.
Il bicchiere è mezzo pieno?
Pare di si. Ma non è detto.
Camilla ha perso la vista a un occhio. Sono arrivato tardi.
Però l’altro vedrà. Sono arrivato in tempo.
Com’è il bicchiere?
Io non lo so, forse mezzo e mezzo.
Pedro è Fiv+ ma ha uno stallo e non è in strada.
È invisibile, da un anno e mezzo aspetta un’adozione che non arriva.
Però al momento è sano, senza problemi.
Com’è il bicchiere?
Io non lo so, forse anche questo è mezzo e mezzo.
I 100 Gatti di Fioranello sono tutti salvi, ma tra poco meno di due anni moriranno tutti di fame e di sete.
Com’è il bicchiere?
Sarebbero morti già a Novembre; tra le due ipotesi, forse è preferibile la seconda, forse il bicchiere è mezzo pieno. Per ora, almeno, mi pare lo sia.
Delizia: che senso ha avuto salvarla da quei calci e da quelle macchine se poi è talmente spaventata da non farsi toccare, aiutare, carezzare e adottare?
Tornerà libera, non certo in quella piazza a Passo Corese, in un posto più sicuro e forse in parte sarà stato un bene.
Il suo carattere e la sua bellezza però saranno state la sua condanna: i gatti bianchi all’aperto si ammalano di tumore alle orecchie e al naso. Ma in una casa con umani lei non può stare, non li sopporta.
Anche in questo caso siamo in parità, il bicchiere è mezzo qualcosa.
Ecco, pare proprio che sia metà pieno e contemporaneamente metà vuoto, che le due parti si equivalgano più o meno sempre.
Ve l’ho detto, i gatti sono soltanto un esempio, potrebbero essere cani, figli, azioni in Borsa, contratti di un venditore o goal di un calciatore. La vita è tutta metà e metà.
A volte si vince, a volte si perde.
Mi tocca scegliere il mio bicchiere.
Oggi rifletto, analizzo e credo di aver capito che il pieno e il vuoto si equivalgano.
50% e 50%.
Non posso variare quelle percentuali, in alcun modo.
Ma con l’impegno, con l’ostinazione, con la determinazione posso impedire che quel vino inacidisca, che si rovini, che diventi marsalato, che si danneggi per sbalzi di temperatura.
Posso conservarlo al fresco, servirlo al momento opportuno, abbinarlo a delle pietanze che ne esaltino la qualità. Posso fare in modo che venga sorseggiato piano, che non venga sprecato rovesciandolo, che rimanga buono.
Il vino lo versi tu, oste della malora.
Ma il bicchiere sono io.
Sono frangibile, è vero, ma anche trasparente e capace.
Non solo nel senso di capiente.
Perciò finché Ciccio sarà vivo, sarà felice. Non gli mancheranno le cure.
Rallenteremo il degenerare del suo male, accompagnerò personalmente Zia Marta dal veterinario, consiglierò i migliori medici, non li lascerò soli, come lei ha scelto di non lasciare lui solo, in strada. Farò in modo che viva a lungo, o almeno che abbia una qualità della vita ottima, amato e felice. La Felv inattesa è solo una difficoltà maggiore, non una condanna a priori.
Potrebbe migliorare, contro ogni aspettativa.
Seguirò allo stesso modo Susy, che invece per ora non ha problemi.
Non abbasserò la guardia, non mi accontenterò che stia bene, resterò vigile, guardiano del suo benessere e lo prolungherò attraverso lo scrupolo e i controlli.
Anche se Milano è lontana farò queste cose.
Potrebbe peggiorare, contro ogni aspettativa.
Per questo sarò sempre presente, scrupoloso, responsabile.
Per Camilla troverò un’adozione formidabile, la migliore che si possa immaginare.
Mercoledì 13 sarò presente, di persona, a Bracciano per l’intervento.
Non lascerò sole le volontarie, come non l’ho fatto durante la visita con l’oculista o per il denaro.
Trasparente come un bicchiere io renderò conto a coloro che hanno donato attraverso il Progetto Stevie Stivaletti di tutti i soldi spesi e di tutti i risultati ottenuti, attraverso foto e aggiornamenti sul mio blog e su Facebook.
Riuscirò a scoprire se ha la Toxoplasmosi, il Coronavirus, l’Emobartonellosi o nulla di questo. E se si, curerò quel che ha fino a guarirla.
Tornerò alla carica con Pedro.
Riuscirò a insistere e insistere e insistere finché non troverà una famiglia.
Non so se riuscirò a farlo adottare, ma garantisco che non sarà mai più invisibile.
Non lo dimenticherò, il Progetto Stevie Stivaletti lo supporterà ancora.
I 100 Gatti di Fioranello sono in realtà ormai già solo 90. Ho due anni di tempo per farli adottare tutti.
Sono 700 giorni. Non sono pochi, posso ottenere qualche risultato.
I soldi per ora ancora bastano, perché 90 gatti ora mangiano “solo” 108 chili di croccantini al mese (non più 120) e quasi non spendiamo più soldi per curarli o sterilizzarli.
A Maggio farò partire una campagna di adozioni a distanza, con quote di 15 euro al mese.
Riuscire a nutrirli per i prossimi 2 anni mi consentirà di avere il tempo per farli adottare, realmente, uno alla volta.
Quando quel consorzio chiuderà i battenti su quella collinetta non ci sarà più nessun gatto, o saranno pochissimi e potranno essere aiutati o trasferiti con più facilità.
Prenderò in stallo Delizia. Prima di rimetterla per strada la terrò a casa mia per due mesi. L’affiderò a Bruno Gattone che gli farà da mamma (come fa sempre con tutti i gatti). Si sentirà più sicura.
NON la toccherò, ne’ mi avvicinerò, ne’ tenterò di carezzarla, farò in modo che capisca che un umano può essere innocuo, inerte, assolutamente neutro.
Nemmeno se si avvicinerà lei; anche in quel caso non muoverò un muscolo.
Farò così per 2 mesi, un tentativo estremo prima di arrendermi e rimetterla in libertà.
So già che non funzionerà, Delizia è una gatta impossibile.
Ma se funzionasse io darò in adozione una gatta bellissima e affettuosa che avrà dimenticato i calci ricevuti.
Devo fare un tentativo, “illudersi è sbagliato, ma arrendersi è peggio”, la gente non fa che ripetermi questa frase e quasi non mi sembra possibile di averla inventata io.
Oggi ho scelto il mio bicchiere.
La differenza la fa l’impegno, non le percentuali.
Non è importante se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto.
È importante che sia capace, pulito, trasparente, cristallino, duraturo.
Lo alzo, faccio un brindisi a Camilla, Ciccio, Susy, Pedro, Delizia e gli altri 100.
“Alla vostra salute”.
“Eh, avercela”.
Buona Domenica.
Andrea Cascioli.
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ETICO, BISBETICO, FRENETICO, PATETICO
© Andrea Cascioli 2015-2016
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Per Delizia potresti sentire la Onlus la casetta dei gatti. E’ un posto delizioso i gatti vivono liberi in un parco con volontarie che li sfamano, li curano offrono cucce per riparo. Questo sempre che dopo due mesi in casa tua non diventi adottabile: sono sicura che sarà così!!
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Proverò, ma temo che certe situazioni siano a numero chiuso. Tuttavia mi informerò.
In che città è?
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