DUE SENZA TRE

Stevie terzo compleanno

DUE SENZA TRE

20 GIUGNO 2016.

Avrebbe compiuto tre anni oggi, Stevie Stivaletti.
Sarebbe ancora più bello, più forte, più piazzato.
Il suo occhio improbabile sarebbe ancora più schiarito, vedrebbe forse un pochino meglio.
No, non è vero che non c’è due senza tre.
A volte a tre non ci si arriva.
Ho un dolore, dentro, sordo, che non riesco a farmi passare da otto mesi.
Ho costruito un’alternativa, per tenere la mente occupata, il Progetto Stevie Stivaletti: attraverso esso cerco un riscatto, ma non lo trovo mai.
Da Ottobre ne ho salvati 123, non mi basta mica, non mi basta proprio.
Avrebbe compiuto tre anni oggi, Stevie Stivaletti.
Stamattina sarebbe salito sul lettone, avrei sentito avvicinarsi le sue fusa a soffietto, mi avrebbe toccato la faccia con la sua zampotta timida e garbata, con un gesto leggero, avrebbe fatto quel verso lì, quello bello del Saluto Felice prima d’infilarsi sotto le lenzuola per darmi calore, 5 minuti, prima di alzarmi.
In pasticceria avrei comprato per la terza volta una piccola torta, mi sarei fatto fare da Cynthia Ruia una bella foto con lui, davanti alla torta con le tre candeline accese, col pagliaccio di carta che si apre a fisarmonica e diventa tridimensionale insieme alla scritta “Happy Birthday”.
Gli avrei permesso di assaggiare la panna, facendo finta di non vedere, grato per tutte le volte che lui ha fatto finta di vedere per darmi una speranza, a me che ero senza.
Oggi Stevie non compie tre anni, se n’è volato via il 25 Ottobre, otto mesi fa.
Non so chi accusare, non so chi perdonare, non so chi abbracciare.
Non ho più visto una sua foto, più guardato nessuno dei suoi mille video.
Cerco di dimenticarlo, ancora cambio umore se lo penso, non riesco a sostenere il ricordo della Domenica in cui è morto.
Provo a pensare ad altro, alle cose belle, a Maybe con un occhio malconcio a cui con le terapie ogni 2 ore e l’operazione sono riuscito a salvare l’occhio destro che oggi è perfetto.
A Stevie piccino, certificato cieco inguaribile che poi, alla fine, dopo 1000 cure è riuscito a vedere qualcosa.
E adesso mi interrogo su Pallino Pallone, che ha perso un occhio e dall’altro pare proprio non veda davvero niente.
“Dai che lo salvi!” “Non c’è due senza tre!”
No, non funziona sempre, questa storia del due e del tre.
L’occhio destro di Pallino non reagisce più di tanto alle cure, sto perdendo la speranza.
Ma metterò ancora la sveglia ogni due ore e quaranta, giorno e notte, il tentativo lo faccio, continuo, almeno fino al controllo dell’oculista, tra quattro giorni.
Ho ancora quattro giorni per concludere il mese di terapie e per regalargli un arcobaleno.
Comunque vada, questo tentativo lungo un mese è il mio regalo per te, Stevie.
Buon compleanno, Pulcino Soffietto.

Andrea Cascioli.

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Nel mio romanzo “LO SCRITTORE, I SUOI GATTI E UN MISTERO” Stevie vive ancora, con il nome di Bruttoguercio.

Il romanzo è gratuito.
Tutti i capitoli sono qui:
https://andreacascioli.wordpress.com/archivio-capitoli-del-romanzo/

Fessacchiotto miniature - 1-32

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12 commenti

  1. Ed ecco, ancora una volta fai che mi si inumidiscano gli occhi, per Stevie, ma anche per Abby, per Rambo, per Gea e per Stellina, per quelli che dopo una vita piena mi hanno lasciato e per quelli che sono andati via troppo presto. Ancora la sento la loro mancanza, ancora cerco di non pensarci sfiorando Merlino, dormendo abbracciata a Trudi, facendomi mordere il naso da Schopenhauer, grattando la pancia a Zagor, portando da mangiare a quelli che non hanno una casa. Le piccole orme rimangono impresse . Un abbraccio .

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  2. E che posso dirti, Andrè? Che se pure trovassi giuste parole, neanche potrei digitarle con disinvoltura chè con i miei occhi velati mi sarebbe difficile. Stevie era anche mio, io lo sentivo appartenente anche a me. Ero legata a lui così come lo sono agli altri pelosi con i quali tu vivi la tua vita e ne condividi con tutti noi le gioie ed i dolori. Anche questi ultimi, ormai, sento miei. E’ la seconda volta che ti esprimo questo mio pensiero. In questo caso, però, è vero che non c’è due senza tre, perchè ci sarà una terza ed una quarta volta…e ancora, ancora. Ne son certa. E lo sono perchè tu continuerai, con il tuo impegno, a dare un senso al tuo tempo e, tantissime volte, anche al mio, nutrendolo di speranza che esistano ancora persone come te attorno alle quali gira “l’amor che muove il sole e l’altre stelle”. E grazie. Sempre.

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    • Ciao piccolino, Andrea non ti ha dimenticato, nel momento in cui si appresterà a salvare il prossimo micio tu sarai lì, a dargli coraggio, a dirgli vai avanti…. e sarai la sua guida speciale, così come speciale sei stato nella tua breve esistenza. E neanche noi ti dimenticheremo, avrai un piccolo posto nel cuore di tutti quelli che hanno seguito la tua storia, sperato in un futuro felice e pianto per la tua partenza. Ciao Stevie

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      • Caro Andrea, Caro Stevie, ho un macigno sul cuore come ogni volta che leggo di te, ma in mezzo alle lacrime, mi racconto che sono felice di conoscervi, tutti e due. Piango e penso che bella persona sei, Andrea, e di quanto sia stato fortunato Stevie ad incontrate te. Andrea, il dolore putroppo non passa, non passa mai. Io lo so. Puoi inventari qualsiasi cosa, ma la notte, prima di chiudere gli occhi, tutte le notti…ecco che ti vengono incontro i ricordi, tutti quelli piu tristi, pi\ duri, pi\ dolorosi…
        Insomma….volevo solo dirvi…coraggio e avanti.. Pallino Pallone e tutti gli altri come lui sono ora una priorita.
        Un abbraccio.
        Dal carro dell-orsagatta un bacione.
        Nicoletta

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    • Sig. Andrea i suoi racconti sono meravigliosi, ogni volta mi commuovo lei e’ una persona eccezionale, spero tanto che lei trovi al piu’ presto un po’ di conforto, il tempo dicono aiuta.
      Inutile dire che siamo tutti nella stessa barca, e che prima o poi tutti noi dovremo provare questo dolore devastante. A casa mia ho quattro pelosetti, due hanno nove anni e gli altri due cinque mesi appena.
      Pensi sig Andrea, l’ultimi due, li ho presi apposta, sono due femminucce, loro un giorno dovranno consolarmi, distrarmi. E’ la prima volta che lo dico sinceramente a qualcuno, lei mi ispira tantissima fiducia e ammirazione.
      Ma dentro di me so anche che sara’ tutto inutile, che sara’ devastante, non saro’ mai pronta mai preparata.
      A volte mi sento pure in colpa per quello che ho fatto, “merce di scambio”, solo una sostituzione!!!
      Ma poi ci penso piu’ attentamente, e quando sono fuori casa, mi ritrovo a pensare anche a loro, ai loro musetti cosi’ impuniti, cosi’ curiosi del mondo che li circonda. Come sono giovani, hanno ancora il passo incerto ma attento, e giocano, giocano, sempre,in continuazione, soprattutto la notte, perche’ sappiamo che per i felini e’ il momento migliore per tutte le loro attivita’. Non mi fanno dormire, mi fanno innervosire, parecchi mal di testa da quando sono arrivate, ma io gia’ le adoro, no non sono una sostituzione, sono i miei amori, mi hanno conquistata dal primo giorno,erano cosi’ diffidenti e spaventate, ma io ho avuto pazienza ed ho aspettato, le ho lasciate fare, avevano bisogno di tempo per ambientarsi, per conoscermi e per capire che io non ero un pericolo, ma un amica.
      Adesso l’hanno capito, e le due bambine, cosi’ le chiamo, sono diventate anche loro l’anima della casa, i miei amori. No decisamente non sono una sostituzione, non lo saranno mai, nessuno puo’ esserlo, va bene ho capito, soffriro’ maledettamente quel giorno, pero’ aggrappiamoci ai ricordi di vita vissuta con loro, intensa e piena d’amore incondizionato e cerchiamo di sorridere a quei ricordi, e di non soffrire troppo, del resto dobbiamo solo essere felici di aver provato queste emozioni cosi’ belle e piene d’amore.
      Pensi a tutti quelli che non ‘hanno mai provate, poveri esseri sfortunati!!
      Coraggio sig. Andrea e pensi quanto sia contento il suo pelosetto ormai lontano ma sempre nel suo cuore, grazie a lui tanti altri esserini verranno salvati, o per lo meno qualcuno ci provera’, e questo e’ gia’ immensamente importante, e quel qualcuno è lei sig Andrea ed io la ringrazio ancora per tutto quello che sta facendo, ed e’ per questo che la continuo a chiamare signore..

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  3. Lo so che il dolore è forte, che il ricordo di quella domenica è insopportabile, che ci si sente impotenti e si vorrebbe qualcuno da incolpare. Ma non cercare di dimenticare Stevie, per favore: lui non se lo merita. E nemmeno tu, e lo sai. Ti abbraccio. E mando un bacino al “nostro” Stevie, ovunque sia… 😥

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    • Lui è qui, Silvia.
      È in ogni farmaco che somministro, in ogni pomata che metto negli occhi di Pallino Pallone, in ogni risultato di ogni analisi di ognuno di quei 123 gatti salvati.
      Lo trovo in ognuno di quegli animali bisognosi, che siano micetti come era lui inizialmente, che siano adulti come era diventato.
      Lui vive in loro, e questo è quanto.

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