LA PANETTERIA

LA PANETTERIA.

Non fatevi attrarre, golosi, dal titolo.
Parlo d’altro, il pane è un esempio figurato.
Nell’attuale situazione politica post-elezioni più di una persona confusa o perplessa mi ha scritto in privato chiedendo il mio parere su eventuali alleanze dei Cinquestelle con la destra o con la sinistra, se si prefigura qualche strana alleanza che possa snaturare il percorso politico del Movimento o addirittura se il Nord Italia sia di destra e il Sud Italia che prima votava a destra adesso scegliendo il Movimento 5 Stelle sia da considerare spostato a sinistra, o se il Movimento al Sud terrà comportamenti “destrorsi”; eccomi a rispondere, per continuare a leggere (se siete su Facebook) vi basta cliccare la foto, altrimenti siete già sul mio blog e l’articolo è interamente sotto i vostri occhi.

DESTRA O SINISTRA?

Dunque, dirò la mia, che ovviamente credo giusta, ma non necessariamente vi soddisferà, non tutti, almeno, giacché ho una visione diversa da quella consueta: sono assolutamente convinto che le ideologie di destra e di sinistra siano superate in quanto in concreto inesistenti. Forse esistevano fino agli anni ’70, magari, ma oggi proprio no.
Le persone continuano a ragionare per ideologie superate che provengono dalla seconda guerra mondiale o anche prima, ma le esportano in un presente che di quella situazione non ha più nulla, tanto è vero che le abitudini si sono addirittura capovolte: oggi i poveri, gli oppressi e gli operai votano la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia della Meloni e Forza Italia di Berlusconi, il ceto medio e quello alto invece votano il PD di Renzi.
Il Movimento 5 Stelle raccoglie consensi da ognuno dei due schieramenti, perché prende un’utenza che prima era altrui.
Non seguendo bandiere o schieramenti, si pone come fosse un negozio, che so, una panetteria aperta da poco: sforna ciriole e baguette e tenta di farle buone in modo onesto (o almeno così sembrerebbe).
Come tutti i negozi nuovi non ha una clientela affezionata, ma serve una clientela altrui, che si avvicina curiosa ma anche sospettosa, abituata da altri negozianti poco convincenti.
E proprio come accade nei negozi nuovi questa nuova clientela si avvicina inizialmente in quanto delusa dai precedenti negozianti peggiori o addirittura disonesti, e solo in un secondo tempo, assaggiato il pane fragrante, si fidelizza.
Di questi nuovi clienti della Panetteria a 5 Stelle alcuni prima si servivano da negozi che sfornavano baguettes dure e insapori, altri arrivano da negozi che vendevano ciriole rafferme.
Non è importante che i clienti siano convinti che la ciriola sia di sinistra o che la baguette sia di destra, qui entrambe hanno lo stesso valore, lo stesso prezzo popolare, l’importante è che siano sfornate ogni ora per essere fresche e fragranti da un fornaio con le mani finalmente pulite.
Questo vuole la clientela che cambia negozio. Lo fa per protesta e insoddisfazione? Ma certo, inizialmente è così per ogni nuovo negozio.
Questo non significa automaticamente che il fornaio sia incapace di panificare in maniera decente o perfino migliore della concorrenza.
Quella della destra o della sinistra era solo una convenzione, già da tempo il vecchio negozio che vendeva le ciriole rafferme era degli stessi proprietari di quello che vendeva baguette dure e insapori.
Quei proprietari (Banche, Vaticano, Mafie, Massonerie, Lobby varie, Poteri forti) hanno contribuito a differenziare l’offerta creando l’idea di due fazioni contrapposte, tenendo nascosto che le baguettes e le ciriole provenivano dallo stesso forno, realizzate col medesimo impasto di farine scadenti. Avevano solo due forme diverse, ma la stessa sostanza.

LA STORIA E IL SENSO DI CONFUSIONE.

Anche storicamente, a posteriori, accorgersi che le foibe comuniste sono agghiaccianti proprio come i lager nazisti, che il numero di morti provocati da Stalin sia sovrapponibile a quello dei morti provocati da Hitler, ci cominciamo ad accorgere che la pasta era la stessa e la propaganda pure.
Ecco, se mi avete letto fin qui siete inorriditi, penserete che io sia un negazionista. Invece io non nego nulla, né foibe né Shoa, né vittime né carnefici, affermo solo che mantenersi sempre e comunque schierati (decidete voi se con le ciriole o con le baguettes) non permette una visione obiettiva.
Alcuni di voi avranno da obiettare: “Andrea, attenzione a non confondere l’esistenza di destra e sinistra con il fatto che nessuno le rappresenti più. Nessuno le rappresenta per i motivi che hai elencato, ma esistono ancora come concetti.”
No, non credo, anzi, personalmente sono convinto proprio del contrario: nella realtà non sono mai esistite destra e sinistra, ma sono invece state rappresentate (nel vero senso di rappresentazione scenica) da circa un secolo.
Faccio degli esempi: Mussolini era socialista, Hitler anche. Questo non gli ha impedito di fare un disastro anti-sociale, olio di ricino, bastonate, deportazioni, campi di concentramento.
Eppure siete convinti che il Socialismo sia “di sinistra”, e che Mussolini e Hitler rappresentino la “destra”.
L’uomo che in Italia nel 1943 ha inventato la Resistenza (il Colonnello Giovanni Duca) era di destra, un militare molto importante. Combatteva i nazisti, ma mica era comunista. Altri che combattevano insieme a lui invece si, lo erano, e sono morti insieme a lui.
Carlo De Benedetti, uomo miliardario proprietario di molte Aziende, è di sinistra. Possiede La Repubblica e L’Espresso, due giornali schierati a sinistra.
Massimo D’Alema , politico di sinistra, nato nelle fila del Partito Comunista Italiano, ha avuto per anni la barca lunga molti metri ormeggiata vicino a quella di uomini ricchi di Confindustria.
Conosco operai xenofobi che hanno votato Salvini al grido di “Prima gli italiani!” (ma “prima” di quando? E “dopo” quand’è?).
Quell’operaio e quella femminista che hanno lottato negli anni ’70 per la Lotta di Classe al grido di “Morte ai Padroni”, “Abbasso la proprietà privata!” oggi hanno la pensione, due case di proprietà, una al mare intestata ai figli per pagare meno tasse, quattro televisori, il Suv, comprano l’iPhone X al nipotino di sette anni e ritengono essenziale andare a sciare a Cortina, o in vacanza alle Maldive, o gonfiarsi seno, labbra e zigomi per non dimostrare settant’anni.
Parimenti, tutto questo corrisponde esattamente alle condizioni e alle scelte attuali di quelli che negli anni ’70 votavano l’MSI di Giorgio Almirante: anche loro, dopo quarant’anni, hanno pensione, 2 case, casetta al mare intestata ai figli per medesimi astuti motivi fiscali, Suv, iPhone e parti corporee gonfiate.
Non vedo alcuna differenza se non a chiacchere; si è attribuita per un secolo una visione generosa, sociale e altruista alla “sinistra” e una visione attaccata al denaro, alla Borsa, agli investimenti e al Capitale alla “destra”.
Sono stereotipi non corrispondenti alla realtà: il conto in banca e gli investimenti in borsa li abbiamo più o meno tutti, sia che nel ’70 fossimo elettori del Partito Comunista sia che fossimo elettori del Movimento Sociale. Come anche i Democristiani e i Socialisti, e i Repubblicani di quegli anni.
Davvero qualcuno di voi sa riconoscere tra due settantenni pensionati con due case in città e una casetta al mare chi all’epoca votasse PCI e chi votasse DC o MSI?
Io no, ormai gli individui sono tutti sovrapponibili, si differenziano solo per le chiacchere nei salotti, ideologie di ben altra natura, suggerite dalla televisione. Tant’è vero che oggi nei salotti non si attribuiscono più i disastri alla “destra” o alla “sinistra”, ma agli extracomunitari e ai 5 Stelle, ovvero a coloro i quali negli anni in cui si è creato il disastro nemmeno c’erano.
Intanto il PD, partito leader degli schieramenti a “sinistra” sostiene Banche e banchieri, fa favori a multinazionali (vedi referendum trivelle) e abolisce l’Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori: ora possono essere licenziati in qualsiasi momento e reintegrati praticamente mai.
E presenta candidati arrestati, sotto processo e condannati (clicca qui per leggere la lista).
Non è da meno la “destra”, il 17 % dei suoi candidati sono ugualmente inquisiti, sotto processo, o già condannati (clicca qui per leggere l’articolo).
Qual è la differenza? Non c’è. Che s’aspettavano alle elezioni, un premio?

LA LEGA, IL SUO SUCCESSO E LE BEGHE GIUDIZIARIE.

Veniamo ad oggi: si, la Lega al Governo sarebbe uno schifo, Umberto Bossi e il loro Tesoriere Belsito hanno rubato, sono stati condannati qualche mese fa (24 Luglio 2017) e ora la Lega potrebbe  addirittura andare al Governo insieme a  Berlusconi, già condannato per frode fiscale. Bella cricca.
Mi scrivete in molti per dire che siete disgustati di questo e ne avete ragione.
Ma non è troppo peggio di quello che ha fatto il PD con le coop rosse, gli inciuci con Verdini, Banca Etruria, Monte dei Paschi, e questa legge-truffa (Rosatellum) in pieno accordo con Berlusconi.
L’hanno votata insieme e gli si è rivoltata contro: adesso dopo il voto degli elettori delusi che li hanno entrambi abbandonati, beh, ora insieme non raggiungono nemmeno i numeri per governare, quindi PD e Forza Italia adesso  non si alleano apertamente, ma il loro piano era quello: pur di fermare i 5 Stelle erano disposti a uscire allo scoperto.
Sono usciti allo scoperto solo parzialmente, prima col Patto del Nazareno (che sembra una cosa sacra, e invece è solo la strada in cui si sono incontrati a Roma per accordarsi) e poi con il Rosatellum votato in perfetto accordo in pochi giorni.
Si, la legge elettorale-truffa l’hanno fatta in pochi giorni, ma una legge contro il Conflitto d’Interessi la “sinistra” non l’ha mai fatta in vent’anni. Se esistesse, la “sinistra”.
Questi signori sono sempre stati d’accordo, nell’ultima legislatura ogni volta che Renzi poneva la fiducia sono usciti allo scoperto con le intese tra Verdini pluricondannato di Forza Italia a sostegno del PD .
Oggi non escono allo scoperto perché a Berlusconi fanno più comodo i numeri di Lega e Fratelli d’Italia che quelli minori del Partito Democratico.
Però io me li ricordo i manifesti elettorali del ’94: “Un Presidente operaio”, dicevano, mentre altre foto raffiguravano Berlusconi con un casco giallo da lavoratore in testa.

Insomma, la baguette travestita da ciriola.
Destra e sinistra non sono mai esistite, sono un concetto semplice e fruibile a tutti i livelli, come nei film americani degli anni ’40 con i cowboy buoni col cappello bianco e quelli cattivi col cappello nero: erano le stesse comparse, gli stessi attori.
No, non vedo probabile una coalizione di Governo tra 5 Stelle e Lega, proprio perché la Lega è quel che è, perché è vero che ha vinto, ma ha fatto una campagna elettorale basata sull’odio, sul trasferimento di ogni guaio del Paese attribuito a chi non aveva voce, a chi non poteva difendersi, ai migranti, agli avversari più onesti, accusati e infangati mentre Bossi veniva condannato a due anni e mezzo di carcere, e il loro tesoriere Belsito a quattro anni e dieci mesi, mentre il Tribunale confiscava 48 milioni di euro dai fondi della Lega Nord. E il pagamento di provvisionali per circa 1 milione a Camera e Senato.
E quindici giorni prima (il 10 Luglio 2017) Bossi s’era già beccato una condanna di 2 anni e 3 mesi dal Tribunale di Milano per truffa aggravata ai danni dello Stato per 56 milioni di euro (clicca qui per leggere l’articolo).

MOVIMENTO 5 STELLE INSIEME ALLA LEGA?

No, non credo che ci sarà una coalizione di Movimento 5 Stelle e la Lega.
Altrimenti, si, ci resterei male.
Però non escludo che proponendo leggi non si possano trovare appoggi di volta in volta.
Faccio un esempio teorico: magari per una legge che abbassi le tasse i 5 Stelle possono anche trovare l’appoggio della Lega, poi per fare lo Ius Soli potrebbero trovare l’appoggio del PD, mentre per una migliore legge sul fine vita i Radicali potrebbero collaborare insieme al Movimento.
Questo non significa allearsi con uno specifico Partito, ma trovare appoggi momentanei in certe aree delle Camere, intercambiabili, inerenti solo a ogni singolo progetto.
In quel caso, non ci troverei alcun male, è politica; laddove gli interessi convergono non ha senso impuntarsi per dispetto o per bandiere.
Ovviamente l’esempio su tasse, Ius Soli e fine vita è figurato, di mia invenzione.

IL NORD E IL SUD.

Adesso, in questo periodo abbastanza iniziale, la Panetteria 5 Stelle con il successo alle elezioni apre ulteriori negozi in tutta Italia e ovviamente in alcune zone vende più ciriole e in alcune più baguette, a seconda delle abitudini o del bisogno locale.
Certi clienti abituati alla ciriola per i primi tempi ordineranno quella, convinti che la nuova panetteria sia specializzata soprattutto in ciriole “di sinistra”.
Altri, abituati alla baguette, per ora prendono quella, convinti che la Panetteria 5 Stelle sia prevalentemente specializzata in baguettes “di destra”.
A dirla tutta, a voler vedere bene il bancone, questa nuova panetteria offre anche le rosette, il filone, i grissini, le ciabatte, le fruste, le tartarughe e il pane d’Altamura.
Sta alla clientela uscire da quell’abitudine di vedere solo la ciriola “di sinistra” o la baguette “di destra”.
Al momento, in questo periodo iniziale di accomodamento, va bene anche così, che ognuno veda solo la parte per la quale è stato abituato a “tifare”.
Ma va tenuto conto, che ci piaccia o meno, che certe ideologie di una volta sono vecchie, stantìe come un pezzo di pane raffermo.

Andrea Cascioli.

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2 commenti

  1. Sí, Andrea. È esattamente come dici nel tuo “spiegone” che io condivido in toto.
    Non so se basti trovar via via dei punti programmatici sui quali possano convergere altre forze politiche per poter poi legiferare al riguardo, oppure sia indispensabile una maggioranza data da un’alleanza, per poter governare questo Paese. Fatto sta che se il M5S dovesse allearsi con la coalizione risultata anch’essa vincente, sarei delusissima anch’io.

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