Benvenute, benvenuti.
Questo è l’inizio. È l’Agosto del 2015.
So abbastanza comunicare, e prometto di imparare a farlo meglio. A gestire questo blog, a studiare come farlo, ad imparare ad usare questo medium, a interfacciarlo con Facebook.
Non dite “è facile, vedrai”. Sarà facile per voi. Inizialmente io stenterò.
Poi approfondirò, imparerò a capire come gestire la cosa. Mi serve tempo, io sono lento.
Scrivo e racconto da sempre.
E da sempre sono stato convinto che le mie opinioni non interessassero le persone. Forse sbagliavo.
Ho lavorato con la comunicazione per 35 anni.
I primi 12 per le radio, ma attribuivo l’interesse dei miei ascoltatori alla musica e non al mio raccontarla.
Poi ho scritto pubblicità, immaginando che l’interesse del pubblico fosse per il prodotto e non per le mie frasi o le mie idee.
Negli anni successivi, per più di un ventennio, ho disegnato Nathan Never, raccontando le sue avventure, i suoi sentimenti, le sue atmosfere.
Nel farlo davo vita e sostanza attraverso una narrazione d’immagine a storie scritte da altri: validi scrittori ai quali attribuivo completamente l’interesse dei nostri lettori, pensando che i miei disegni fossero solo uno strumento e non potessero essere d’interesse.
Dal 2011 ho usato la comunicazione per raccontare su Facebook delle mie scelte etiche e alimentari, dei miei gatti, le mie campagne contro i botti di capodanno o contro l’indifferenza, o contro l’AIDS, o contro il razzismo.
Su Facebook ho avuto un discreto seguito e anche in quel caso ho immaginato che dipendesse dai miei gatti, o dai temi trattati, e non da me o dalla mia maniera di scrivere le emozioni.
Negli ultimi mesi ho scritto un romanzo pubblicandolo a puntate su Facebook e l’ho vestito da giallo, immaginando che il pubblico lo segua perché attratto da quel genere, e non dalla mia scrittura.
Nel suo piccolo ha un discreto successo, i numeri sono risibili, ma in costante crescita.
Insomma, per moltissimi anni sono stato convinto che la mia opinione non interessasse, e che gli argomenti che tratto avessero poco seguito.
Qualche giorno fa ho scoperto che su Cielo (la rete in chiaro di Sky) esiste un programma che si intitola “COME RIMORCHIANO I MORMONI”.
Mi sono sorpreso a pensare che se qualcuno è riuscito a ipotizzare un interesse del pubblico per un argomento del genere, addirittura a venderlo ad un network italiano, forse c’è mercato per qualsiasi argomento, seppur di nicchia, se raccontato in maniera non noiosa.
Che magari raccontandola bene, qualunque storia può essere percepita come stimolante.
Forse negli ultimi 35 anni ad interessare il mio pubblico non erano solo la musica, o i prodotti, o Nathan Never, o Facebook, o i gatti, o i temi come l’etica o il razzismo, o i libri gialli.
Forse un po’ di interesse era anche per come raccontavo, parlando, disegnando o scrivendo.
Così ho deciso di aprire un blog.
Per raccontare quello che voglio, circa gli argomenti che voglio, ipotizzando finalmente che se verrà seguito o meno dipenderà solo da me, da come scrivo, da quel che scrivo.
Ci metterò il romanzo, i miei disegni, i miei pensieri.
Questo è l’inizio, quindi.
Non dite “è facile, vedrai”.
Inizialmente io stenterò. Mi serve tempo, io sono lento. Ecco, questo è quanto.
Benvenute, benvenuti sul mio blog.
Etico, bisbetico, frenetico, patetico.
Andrea Cascioli.
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ETICO, BISBETICO, FRENETICO, PATETICO. 
Anch’io sono lenta, lentissima: a scrivere a mettere in parole sintetiche i miei pensieri, ti leggo volentieri perchè c’è sempre sentimento in quello che scrivi, perciò io aspetto…
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Ma io vivo ancora in “modalità analogica” e per me, questo blog e l’iscrizione ad esso, fan già parte di processi altamente teconologichi… di quella teconologia moolto futuristica!
Comunque ci sono…ora finalmente ci sono e potrò seguirti, sebbene rimanga dell’opinione che sulla tua pagina o quella dedicata al romanzo, era tutto più semplice.
Mi farò andar bene anche questo nuovo sistema di cui ancora ignoro la piena funzionalità.
L’importante è leggerti.
Bella idea, però…con tutto ciò che hai da dire, è un po’ come ritrovarsi ad ascoltarti nell’intimità della tua casa.
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Rosa, ciao, benvenuta.
Ti spiego perché ho aperto il blog: è migliore la razionalità con cui si interfaccia col lettore.
Ad esempio, se tu cercassi un mio scritto sul razzismo del 2011, sul mio Diario Facebook come faresti? C’è, ma non sai dov’è.
Invece sul blog ti basterebbe andare alla voce “SCEGLI ARGOMENTO” e tra le categorie scegliere “RAZZISMO” per trovare i miei articoli che parlano di quell’argomento.
Al momento puoi provare con “GATTI”, e ti appariranno solo gli articoli che parlano di mici.
Inoltre, Rosa, Facebook non era minimamente affidabile circa il conteggio delle visualizzazioni; il mio romanzo mi costa decine di ore di lavoro gratuito ogni capitolo, e ho almeno bisogno di capire quante persone realmente raggiungo. Se supererò un certo numero di lettori, saprò che in futuro varrà la pena stampare il libro.
Inoltre sul blog potrò pubblicare i miei disegni, che al momento sono su un altro profilo Facebook: Andrea Cascioli Disegnatore.
Anche qui puoi commentare e mettere i tuoi “mi piace”.
Ecco perché ho aperto un blog.
Tuttavia la Pagina Facebook de “LO SCRITTORE, I SUOI GATTI E UN MISTERO” continuerà ad esistere: su di essa pubblicherò le copertine in anteprima e varie curiosità sul romanzo.
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Bravissimo! Hai cambiato il Tema e risolto. É scorrevole, intuitivo e semplice. Meglio di cosí! Vai col Blog…
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Ecco…ora già mi son chiare l’ultilità, l’efficienza e la praticità del blog.
L’ utilizzo fluido da parte mia, verrà appresso…pian piano.
Grazie, Andrea,
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Bella idea, congratulazioni ed in bocca al lupo per questa tua nuova avventura.
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E bravo Cascioli! 🙂 Mi ricordo che solo l’idea di avere un blog ti faceva rabbrividire, ehehehhehe, vedi che pian piano diventi sempre più smanettone? 🙂 Mi piace l’immagine di Moltocarina, (o Mozzarella) direi la più azzeccata. Peccato che siamo lontani, potrei darti qualche dritta su link e immagini, lo farei proprio volentieri, ma prima o poi torno a trovarti. 🙂 Bacio!
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Buonasera Andrea.
Finalmente, dopo aver tribolato non poco, e soprattutto grazie all’aiuto di mia figlia, sono riuscito ad accedere al tuo blog, poiché ci tenevo di continuare a leggere il tuo romanzo.Devo dire che quest’ultimo capitolo mi ha letteralmente spiazzato. Quanto sarebbe accaduto, lo si intuiva dal capitolo precedente ma, abituato ai tuoi colpi di scena, dove non sempre le cose sono ciò che sembrano, ero convinto che anche questa situazione si concludesse così, cosa che invece non è avvenuta. Cosa dire, se non che aspetto il seguito dove, chi lo sa, forse ci sarà un altro coup de theatre. Complimenti per il tuo lavoro!
Aldo.
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Buongiorno Andrea,
sono approdata al tuo blog per caso ed ho iniziato a leggere il tuo romanzo. Perdona sono più brava a leggere che a scrivere però volevo farti sapere che mi hai fatto riappacificare con la lettura, erano anni che non riuscivo a leggere così avidamente e con gusto un libro, attendo l’uscita dei prossimi capitoli e mi auguro quanto prima di vederti in libreria. Barbara
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Grazie, Barbara.
Messaggi come il tuo sono sempre molto piacevoli da ricevere.
Buona continuazione e buona lettura.
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