TUTTA LA STORIA DI FUSILLA (ANNALISA)
Terminerò questo articolo con una divertente battuta di spirito.
Continuate a leggere, questa è una storia a lieto fine.
Due anni fa, nel Novembre del 2014, quando Francesca Barba ha trovato la micetta della foto sono intervenuto organizzando lo stallo per la gattina, facendomi carico della visita oculistica e scrivendo gli appelli per trovare sia lo stallo che l’adozione.
Finchè era cieca l’avevo chiamata Annalisa, come Annalisa Minetti.
La micetta aveva degli occhi davvero orribili per via dell’herpesvirus; la cornea sinistra presentava un’ulcera molto grave, al limite della perforazione dell’occhio.

L’ho portata dall’oculista veterinario, il dr. Adolfo Guandalini, con lui abbiamo deciso di operare l’occhio (un flap di terza palpebra) e la stallante che intanto avevo trovato – Gloria Pugliesi – nei successivi 15 giorni è stata formidabile, puntuale nelle cure, affidabilissima.
Devo riconoscere che per la guarigione di Annalisa/Fusilla è stata determinante la puntualità e la costanza di Gloria nel somministrare le cure ripetitive e cicliche, giorno e notte, in entrambi gli occhi, sia quello operato che l’altro.
Successivamente ho fatto tesoro di questa esperienza e ho potuto salvare molti altri occhi applicando in modo costante e continuato i farmaci prescritti somministrati ininterrottamente, a volte anche 12 volte al giorno con cicli ripetuti persino ogni 2 ore, giorno e notte, h 24, non lasciando alcuna tregua a virus, batteri e ulcere. Questo protocollo insistente dura 15 giorni però fa davvero la differenza.
Non tutti hanno questa possibilità di tempo, ma questa modalità è determinante, specialmente nei casi più gravi. Come è assolutamente determinante il flap della terza palpebra, in caso di ulcere negli occhi dei cuccioli di gatto.

CHE COS’È UN FLAP DI TERZA PALPEBRA
Il flap della terza palpebra funziona benissimo nel caso di ulcere corneali in gattini al di sotto dei tre mesi d’età.
È un intervento in anestesia totale che consiste nel sollevare la terza palpebra momentaneamente (per 15 giorni) a protezione della cornea, favorendo il richiudersi dell’ulcera corneale e la guarigione dell’occhio.
La terza palpebra è tenuta sollevata da un sottile filo legato a un bottoncino sulla fronte.
Nei 15 giorni del post-operatorio il gattino deve SEMPRE indossare il collarino elisabettiano di protezione, per impedire che si gratti o che urti giocando.
Va anche tenuto in isolamento: un altro gatto affettuoso che lo leccasse sulla fronte potrebbe staccare il bottoncino o spezzare il filo che tiene sollevata la terza palpebra.
Anche se all’osservazione sembra che il gatto operato non abbia un occhio, in realtà l’occhio c’è, protetto dalla terza palpebra rosa completamente alzata a protezione della cornea che intanto guarisce. Questa condizione consente comunque di applicare pomate e colliri nell’occhio per curarlo.

Verso i primi di Dicembre 2014 dopo 15 giorni di flap (e di farmaci, pomate e colliri) è stato rimosso il bottoncino sulla fronte e slegato il filo che manteneva alzata la terza palpebra; solo quel giorno abbiamo finalmente saputo che l’operazione era stata utile e che l’ulcera si era richiusa.
Però non abbiamo visto l’occhio fino a 2 giorni dopo: la terza palpebra era ancora alzata in quanto abituata da 15 giorni di tensione, e per ritornare in posizione normale di solito occorrono 48 ore.

Intanto avevo trovato anche l’adozione, a Trento, ma dovevo terminare le cure e ho tenuto in stallo la gattina a casa mia. Mi hanno aiutato Stevie Stivaletti e Bruno Gattone, i miei “gatti-infermieri”.
Non ho foto di Stevie con la micetta, ma ho questa con l’onnipresente Bruno Gattone, affettuoso e “mammo” come al solito.

Una volta guarita Annalisa/Fusilla è stata adottata da Cristina Carbone e Daniele Brunetti. L’hanno chiamata Fusilla per via del fatto che faceva delle fusa esagerate.
L’ho portata personalmente a Firenze il 17 Dicembre 2014, l’ho abbracciata per l’ultima volta e l’ho consegnata alla sua nuova mamma, che mi era venuta incontro a mezza strada da Trento.
Lentamente le cicatrici corneali si sono in parte riassorbite.
Dopo un anno la situazione degli occhi di Fusilla era questa:

Le pupille nel 2015 non erano perfettamente uguali, ma Fusilla vedeva accettabilmente dall’occhio operato e abbastanza bene dall’altro.
La convivenza in appartamento con i suoi due umani e altri gatti non richiede necessariamente una vista da falco, ma abbiamo fatto il meglio per farla tornare a vedere.
Nel 2016, a due anni dall’operazione, la situazione è ulteriormente migliorata e Fusilla oggi sembra vedere abbastanza bene dall’occhio operato e benissimo dall’altro.
Anche dalle foto la situazione delle cicatrici corneali pare assai migliorata: è rimasta solo una piccola macchietta scura sulla cornea dell’occhio non operato, ma non è davanti alla pupilla e quindi non disturba la visione, specialmente di giorno, mentre di notte forse la disturba leggermente, ma solo un minimo sul lato destro del campo visivo; sostanzialmente, Fusilla ci vede benissimo.
Nelle tre foto qui sotto potete vedere Fusilla oggi.



Ora sapete cos’è un flap della terza palpebra, perché insisto per portare i gatti dagli oculisti veterinari, per quale motivo nei casi gravi sconsiglio di togliere gli occhi ed esorto le persone ad andare prima dall’oculista che ha gli strumenti per misurare la pressione dell’occhio, per diagnosticare o meno un eventuale glaucoma o il collasso dell’iride.
Nei casi gravi sconsiglio di limitarsi a un veterinario generico che non ha strumenti per vedere questo ed altro, o le esperienze e competenze sugli interventi chirurgici dell’occhio.
Prima di decidere per l’enucleazione, andate da un oculista veterinario, spendete alcuni euro per la visita o per i farmaci e i colliri e le pomate.
Che anche a voler risparmiare è meglio l’oculista, perché dal veterinario generico, se decide di togliere il bulbo “inguaribile”, spendete comunque molto: l’enucleazione mica è gratis.
A dirla tutta, costa un occhio della testa.
Ecco, l’ho detta.
Andrea Cascioli.

Fino ad oggi, in un anno, il Progetto Stevie Stivaletti di Andrea Cascioli
ha aiutato o salvato fattivamente 139 gatti malati o in grave pericolo.
Vi stupirà, ma non chiede soldi, chiede solo ascolto, fiducia e condivisione di una cultura animalista per combattere ignoranza e preconcetti sbagliati.
https://www.facebook.com/StevieStivaletti/

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buono a sapersi! conosco il CVS ci ho portato le tartarughe e conosco il dr. D’Amico l’ortopedico che mi è stato consigliato dal mio vet. per una randagina che era finita sotto una macchina e che ho adottato. Anche in questo caso è stato fondamentale rivolgersi ad uno specialista e non ad un veterinario generico e infatti ho apprezzato che il mio vet. mi abbia mandato da loro piuttosto che curare lui stesso la zampa dando la colpa della non completa guarigione alla gravità della frattura.
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Che belle storie Andrea. E che grande conoscenza stai accumulando!
Gioia Della Rosa
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