LA SITUAZIONE DI MAYBE E DEI 100 GATTI DI VIA FIORANELLO

Maybe il 16 Maggio 2016 pesa tre chili e settecento.

LA SITUAZIONE DI MAYBE
E DEI 100 GATTI DI VIA DI FIORANELLO
I DETTAGLI SULLE ADOZIONI A DISTANZA
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17 Maggio 2016

In molti mi chiedono come sta Maybe, il mio micetto salvato a Via di Fioranello da Patrizia Di Tullio e Elena Chertizza.

Le cure sono state lunghe e negli ultimi mesi ho preferito parlarvi della Colonia dei 100 gatti di Fioranello, di Toxy curata e guarita, dell’Imprendibile (poi preso) Hulk, da due mesi a questa parte vi aggiorno su Camilla, su Susy, su Ciccio, ultimamente vi ho parlato di quell’evento musicale, il concerto di beneficienza che ha raccolto fondi per i gatti bisognosi di Ardea, ho raccontato persino di Colomba.
Non ho quasi più parlato del mio cucciolo.

Oggi, a distanza di sei mesi e mezzo da quando l’ho adottato, faccio il punto sulla situazione di Maybe, salvato dall’inferno che era la Colonia di via di Fioranello prima delle sterilizzazioni e delle cure.

Maybe prima e dopo l'operazione all'occhio.
Maybe prima e dopo l’operazione all’occhio.

 

L’HERPESVIRUS:
A Novembre, dopo l’operazione all’occhio destro – quello rosso, in foto – per eliminare un’aderenza e dopo tutte le cure oftalmiche ogni due ore, entrambi gli occhi di Maybe sono guariti.
Quello di Maybe è uno dei casi di miglior risultato su un herpesvirus felino che mi è capitato di vedere.
Anche a lui, in effetti, è “capitato di vedere”.
A volte, inaspettatamente, succede che le cose funzionino per il meglio.
Il dr. Adolfo Guandalini prevedeva che l’occhio operato – una volta cresciuto – potesse forse rimanere leggermente più piccolo dell’altro, ma questo non è accaduto: gli occhi di Maybe sono addirittura assolutamente uguali.
La funzionalità non è compromessa, Maybe oggi vede perfettamente.Maybe

IL PARVOVIRUS:
Il Parvovirus è il responsabile della terribile Gastroenterite, una malattia che spessissimo è mortale, pochi cuccioli si salvano, anche se il virus viene identificato in tempo.
Maybe è l’unico dei tanti cuccioli della Colonia di Fioranello che è sopravvissuto a quel terribile virus contagiosissimo (ma per gli umani è innocuo).
Inappetenza, diarrea, vomito e rapida disidratazione sono i sintomi che devono allarmare.
Nel caso di Maybe inizialmente non c’è stato alcuno di questi sintomi ma il fratellino Wonder morto ci ha (purtroppo) allarmato in tempo, permettendoci di fare analisi, ricovero, trasfusione di sangue, idratazione, cure e interferone ancor prima che i sintomi si manifestassero.
Trovare il sangue del gruppo di Maybe per la trasfusione è stato difficile, è di gruppo B (rarissimo).
Tuttavia la Banca del Sangue aveva un donatore e abbiamo potuto comprare una sacca e usare parte di essa.
Il Parvovirus è tenace e molto contagioso: Maybe ha dovuto rimanere in isolamento per più di un mese e mezzo prima di incontrare Bruno Gattone e Gregoria vaccinati appositamente contro il Parvovirus.

Gregoria, Bruno Gattone e Maybe perfettamente integrati.
Gregoria, Bruno Gattone e Maybe perfettamente integrati.

Anche in caso di guarigione (rara, purtroppo) un gatto adulto porta dei “ricordi” della malattia, sostanzialmente di due tipi: un danno al midollo spinale che influenza la creazione dei globuli del sangue rendendola poco corretta, e i villi intestinali rovinati  (quindi la capacità intestinale compromessa).
Maybe non ha fatto eccezione, ha avuto entrambe le patologie.

L’INTESTINO:
Il suo intestino è rimasto molto rovinato: all’inizio Maybe poteva mangiare solo 5 grammi ogni 2 ore, ovvero 12 micro pasti al giorno, anche nelle ore notturne. Il suo intestino riusciva a gestire soltanto piccolissime quantità di cibo, altrimenti andava in diarrea e non riusciva a metabolizzare il cibo.
Lentamente lo sto portando a normalizzarsi, ma è faticosissimo.
Oggi all’età di 8 mesi e mezzo sta meglio di quel che si pensava, ma l’intestino non è ancora a posto.
Il percorso è lungo, speriamo di riportarlo a funzionare regolarmente, al momento Maybe è arrivato a mangiare dosi interessanti: 18 grammi di kitten ogni sei ore, quattro volte al giorno, non può mangiare nemmeno un grammo di più altrimenti l’intestino non riesce a gestire il proprio lavoro.
È già un ottimo risultato a cui sono arrivato gradatamente, aggiungendo alla dose un grammo ogni due settimane, un percorso di incremento lentissimo durato sei mesi.
Il peggio è passato (per lui e per me) ma credo che occorreranno altri sei mesi di questa vita obbligata e non so se riuscirò a riequilibrare completamente le funzioni intestinali e portarlo a gestire un paio di pranzi al giorno di 30-35 grammi, un obiettivo che sarebbe meraviglioso raggiungere.
Onestamente, sarebbe meraviglioso anche per me, per la mia libertà e per la possibilità di allontanarmi da casa senza dovermi portare sempre appresso questo gatto ormai grande.

IL MIDOLLO:
Per il midollo spinale ha dovuto fare una cura di interferone per bocca per sei mesi, tutti i giorni (una cura che lui ormai conosce bene, con il nome di “Medicina“).
Al termine dei sei mesi ha dovuto fare un emocromo di controllo; ultimamente ricorderete un emocromo sbagliato che sembrava annunciare scarsi miglioramenti; Maybe ha un sangue molto vischioso e questo fa si che durante il prelievo alcune piastrine rimangano attaccate alle pareti dei tubicini o delle siringhe.
Torno a ribadire che fu un errore delle analisi, in realtà Maybe dopo sei mesi di interferone presenta un emocromo accettabile.
Dalla dimensione dei globuli rossi risulta che il suo midollo abbia recuperato la capacità di creare globuli normali e anche il numero di piastrine pare essere nei parametri anche se non sono ancora numerosissime.
Pure i globuli bianchi sono abbastanza nella norma.
Sostanzialmente non è un emocromo eccezionale, ma certamente migliore di quelli di sei mesi fa e quattro mesi fa.
Tra due mesi ne faremo un’altro.

FIV E FELV:
Provenendo da un inferno come era a Colonia di Fioranello, Maybe era a rischio di molte malattie, soprattutto Fiv e Felv.
Sei mesi fa furono fatti tutti i test che escludevano il Coronavirus, l’Emobartonella e la Toxoplasmosi, ma non i test Fiv e Felv.
La Fiv è l’Aids felino. La Felv è la leucemia felina.
I test non furono fatti perché fino all’età di sei-sette mesi i risultati non possono essere ritenuti affidabili.
Al termine dei sei mesi di cura con l’interferone, contestualmente all’emocromo, finalmente Maybe ha potuto fare quei test, ed è risultato negativo.

LA STERILIZZAZIONE:
Appena l’emocromo di controllo ha dimostrato che la condizione di Maybe è risultata abbastanza accettabile, abbiamo potuto sterilizzarlo presso l’associazione A.S.T.A., un ambulatorio che aiuta e sterilizza i gatti randagi a Roma.
Non c’è stato alcun problema, l’intervento del chirurgo dr. Manuel Felici è stato (come al solito) perfetto, il post operatorio una passeggiata.

Maybe il 16 Maggio 2016 pesa tre chili e settecento.
Maybe il 16 Maggio 2016 pesa tre chili e settecento.

Oggi Maybe pesa 3 chili e 700 grammi, comunque anche se con fatica il suo intestino assimila e lentamente migliora.
La capacità del suo midollo di generare globuli normali gli permetterà di diventare  tra un paio di anni un donatore di sangue perfetto, addirittura del rarissimo sangue gruppo B.
Dall’età di due anni fino agli otto anni potrà donare 12 sacche di plasma, una ogni sei mesi.
Con le trasfusioni del suo sangue prezioso Maybe in futuro potrà salvare decine di gattini di gruppo B affetti dal Parvovirus o dalla Felv; avendo un sangue così raro sarebbero senza speranza, i donatori in tutta Italia sono purtroppo pochissimi, ma Maybe tra un anno e mezzo darà a quei gattini che devono ancora nascere una possibilità.

LA COLONIA DEI 100 GATTI DI FIORANELLO:
Maybe è stato il primo gatto salvato o aiutato dal Progetto Stevie Stivaletti, raccolto da quella Colonia infernale di scheletri randagi e malati che era la Colonia di Fioranello.

Alcuni gatti di via di Fioranello; la terza da sinistra è Toxy, da tempo curata e guarita dalla toxoplasmosi.
Alcuni gatti di via di Fioranello; la terza da sinistra è Toxy, da tempo curata e guarita dalla toxoplasmosi.

Oggi grazie al denaro raccolto a Novembre (3.800 euro) e allo sforzo di Patrizia Di Tullio, Elena Chertizza e mio, sono stati catturati e sterilizzati tutti i cento gatti, sia maschi che femmine e rimessi in libertà nel loro habitat, sulla collina di via di Fioranello (altrimenti oggi ci sarebbero altri 150 Maybe da curare e nutrire e altrettanti Wonder da seppellire).
A Marzo invece non è nato nemmeno un nuovo gatto, inoltre il Parvovirus da quella collina è stato completamente debellato, il denaro ha permesso anche di curare tutti i gatti malati, oltre che nutrirli in questi 6/7 mesi.
Nonostante pensassi che il denaro raccolto sarebbe bastato fino al termine di Aprile, in realtà basterà addirittura fino alla metà di Giugno.
Questo perché siamo riusciti a contenere il numero dei gatti con le sterilizzazioni, non abbiamo più ricoveri e inoltre oggi i gatti sono circa 90, in quanto abbiamo già fatto adottare una decina di quei mici adulti, togliendoli dalla colonia e portandoli alle loro nuove famiglie.
Non riusciremo a farli adottare tutti: quasi nessuno vuole gatti adulti e qualcuno di essi probabilmente è ancora malato, non abbiamo potuto fare i test Fiv e Felv, già averli sterilizzati riduce quasi a zero le possibilità di contagio; ora dobbiamo occuparci di continuare a nutrirli, tra un mese il denaro raccolto a Novembre sarà finito.
La Colonia (ormai è composta “solo” da 90 gatti) al momento consuma meno di prima, “soltanto” 25 chili di croccantini a settimana – circa 102 chili al mese – e adesso per fortuna le medicine e le cure non servono quasi più; da mesi è terminata l’emergenza e i costi ora sono finalmente più bassi, ormai principalmente acquistiamo solo il cibo, a sacchi da 10 o da 20 chili.

Sacchi di cibo a via di Fioranello. 90 gatti mangiano circa 25 chili di croccantini a settimana.
Sacchi di cibo a via di Fioranello. 90 gatti mangiano circa 25 chili di croccantini a settimana.

COSA ACCADRÀ A GIUGNO:
Tra una settimana/dieci giorni il Progetto Stevie Stivaletti farà partire una campagna di adozioni a distanza; con quote a partire da 12 euro al mese si potrà adottare un gatto da lontano, garantendogli per tutta la vita e soprattutto tutti i giorni acqua, cibo di buona qualità, attenzioni, controlli ed eventuali cure al bisogno lasciandolo nel suo territorio, nel verde, al riparo nei giardini del residence costruito su quella collinetta sicura senza automobili.
Niente gabbie, niente prigionia.
Da Giugno con queste adozioni a distanza quei gatti potranno continuare a vivere, non torneranno ad essere scheletri affamati e malati, saranno curati e rimanendo ben nutriti saranno anche in grado di contrastare parecchie malattie; per le altre patologie, le più gravi, interverremo noi con le catture, i ricoveri e rimettendoli in libertà una volta guariti.
Non potrò curarli con l’enorme impegno che ho profuso per il fortunato Maybe, ma prometto che nessuno più farà la fine di Wonder.
Riuscirò a far adottare a distanza il maggior numero possibile di quei 90 gatti, impedirò in tutti i modi che tornino a conoscere la fame e la malattia.
Lo farò con il Progetto Stevie Stivaletti, con l’aiuto delle volontarie Patrizia Di Tullio ed Elena Chertizza, di alcune delle persone che vivono in quel residence e che ogni giorno ci aiutano a somministrare cibo, acqua, medicine.
Lo farò con le persone che hanno tenuto in stallo gli animali somministrando le terapie fino alla completa guarigione.
Lo farò con voi, se adotterete a distanza uno di quei gatti ormai felici che sperano di continuare ad esserlo.

LE ADOZIONI A DISTANZA:

Per rendere accessibile ad ognuno di voi un’adozione a distanza ho voluto fortemente che il costo delle quote fosse molto basso.
Si può scegliere fra tre tipi di quote:

  • Quota Base da 12 euro al mese
    (garantisce cibo e acqua quotidiani a un gatto sano, per tutta la vita)
  • Quota Plus da 18 euro al mese
    (garantisce cibo e acqua quotidiani e le visite veterinarie a un gatto sano, per tutta la vita).
  • Quota Top da 25 euro al mese
    (garantisce cibo e acqua quotidiani, le visite veterinarie e i farmaci a un gatto malato, per tutta la vita).Come sempre il Progetto Stevie Stivaletti prevede che le quote non saranno spedite a me, ma direttamente alle volontarie che gestiscono quei 90 gatti, SENZA INTERMEDIARI, nemmeno io.
    Sulla serietà di quelle volontarie e delle persone che ho citato garantisco personalmente, come personalmente io sono spesso sul posto per controllare lo stato dei gatti, del cibo, dell’acqua e delle cure, la gestione dei sacchi di croccantini e il rispetto degli animali.

    Sono presente spesso di persona a supervisionare la colonia dei 100 gatti di Via di Fioranello.
    Sono presente spesso di persona a supervisionare la colonia dei 100 gatti di Via di Fioranello.

    Se volete aderire a Giugno al Programma di Adozioni a distanza potete già prenotarvi, scrivendomi su Facebook, oppure a questo indirizzo mail:
    andreacascioli@tiscali.it
    Come già sapete vi risponderò personalmente.

     

    Dalla prossima settimana vi parlerò meglio di questa fase del Progetto Stevie Stivaletti, delle adozioni a distanza, periodicamente pubblicherò foto e video di quel posto e di quei gatti felici.
    Ma oggi volevo raccontarvi di Maybe, dei dettagli di come sia uscito tutto sommato quasi indenne da quell’inferno, di come un inferno si può trasformare, volendo, potendo, curando, nutrendo, facendo, adottando.
    Mai più temendo.
    Mai più tremando.
    Mai più tremendo.

Andrea Cascioli.

Cliccare qui per accedere al mio post originale e poi condividerlo.
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3 commenti

  1. Come funziona la banca del sangue in Italia? Qui c’è n’è una piccolina dove i padroni dei donatori ricevono un esame gratuito del sangue e una borsa di crocchette di marca. Sono combattuta sull’eticità di portare il mio gatto a donare (cosa a lui incomprensibile, nonché uno stress). Mi é capitato anni fa che il pronto soccorso veterinario facesse una trasfusione al mio gatto dell’epoca ed ero rimasta turbata dalla notizia. Non sapevo se immaginarmi “fabbriche di sangue” per gli animali dei ricchi o che. Di sicuro non una donazione volontaria da parte di un gatto a favore di un altro.

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    • La Banca del Sangue si fa carico di tutti i costi del prelievo e quando vende la sacca a chi ne ha bisogno rientra dei costi sostenuti, compresi i carburanti, la conservazione, la consegna e la disponibilità sette giorni su sette (più una parte di guadagno). Per chi ha urgenza è la differenza tra la vita e la morte.

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      • Ma c’è un database nazionale? Quando fecero una trasfusione al mio gatto in Italia, il sangue veniva dal Portogallo. Io non ero presente durante l’emergenza e non ero stata informata della necessità della trasfusione, ho saputo tutto a trasfusione avvenuta.

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